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Oishii Kankei: è buono!

settembre 2020
Ci sono due cose di cui Oishii Kankei mi ha resa consapevole. La prima è che io ne capisco veramente poco di cucina, ma soprattutto che non capisco assolutamente niente di cucina francese. La seconda è che, anche creando una persona orribile come protagonista, è possibile raccontare una bella storia.

Oishii Kankei: un'introduzione per tutti

Perché dovreste leggerlo

Oishii Kankei è il nostro classico shoujo anni '90 a tema hobby/carriera. È un titolo inedito in Italia, ma in Giappone ha ottenuto un discreto successo, che ha portato anche alla produzione di un drama di 11 episodi.
Momoe Fujiwara è una fortunata rampolla di famiglia, che ha sempre vissuto in un ambiente facoltoso, agiato e protetto. Quando all'alba dei vent'anni il padre muore improvvisamente e lascia lei e la madre sole, con un'azienda familiare ormai in bancarotta, per la prima volta da quando è nata Momoe prova sulla propria pelle cosa significhi fronteggiare le avversità della vita: e cioè, guadagnarsi la pagnotta come tutti i normali mortali che non sono nati nel lusso. Ingenuamente ambiziosa, decide di entrare proprio in uno dei settori professionali più maschilisti che ci siano: quello degli chef. Nonostante per molti aspetti questo manga appaia molto tradizionale, nel suo piccolo ha avuto un bell'ardire, soprattutto se si pensa che è stato pubblicato circa 25 anni fa e in Giappone.
Se non l'avete ancora letto, vi consiglio di dare una possibilità a questa lettura piacevole e tranquilla, senza troppe pretese ma godibile, e con un tocco vintage. Ovviamente può avere un particolare appeal per chi è appassionato di cucina.

Dettagli

Titolo: Oishii Kankei (おいしい関係)
Autrice: Satoru MAKIMURA
Anno: 1993 — 1999
Serializzazione originale: Young You, Shueisha
Volumi: 10 (71 capitoli)

Dove leggerlo

Inedito in Italia
Scans ENG: Wingtip Cafe Scans


⚠ Attenzione! Quello che segue è un riassuntone commentato in cui sono contenuti alcuni spoiler maggiori.

Oishii Kankei: appunti di lettura

【 Che ora è? È l'ora del riassuntone! 】

Come anticipato prima, la nostra protagonista ventenne Momoe Fujiwara all'alba della morte del padre capisce che la vita non è tutta rose e fiori, soprattutto quando insieme agli affetti scompaiono anche i soldi. Non ha mai lavorato, ma ora è costretta trovare una nuova entrata economica per sostentare se stessa e sua madre — che, notare, in questi primi capitoli sembra una completa rincoglionita, ma successivamente comparirà più volte nel manga nei vesti di grillo parlante. Logic.
Mentre assapora un cibo gustoso e raffinato, Momoe rivive i momenti felici delle sere con mamma e papà al ristorante; quest'ultimo era infatti un grande appassionato di cucina ‐ ironicamente, pare che il cibo sia anche stata la causa del decesso. Folgorata dai ricordi, Momoe decide di diventare uno chef. Si capisce da subito che, anche se nella pratica si parla di cucina francese, l'amore di Momoe per la cucina sia tipico del Giappone, in cui il cibo ha un forte valore simbolico ed è importante assaporarne ogni boccone con consapevolezza. Fin qua tutto bene, ma c'è un problema: la signorina ha un senso del gusto eccezionale, in quanto fin dall'infanzia è stata educata alla cultura del cibo e ha assaggiato i piatti dei migliori chef del mondo, ma in pratica non ha mai toccato una pentola in vita sua. Quindi, che fare? Un'ottima idea (dico io eh) potrebbe essere quella di mettersi a fare pratica a casa e iscriversi ad un corso professionale, ma la furbettina ne ha una migliore: chiede a una trattoria di essere assunta come aiutante in cucina mentendo sulle proprie capacità! E anche se alla richiesta di svolgere una prova pratica fa una figura patetica, il proprietario del ristorante, che per la cronaca è un paraculo, decide lo stesso di assumerla... Perché ammira la sua joie de vivre. VABBE'. Una delle morali di questa storia è che nella vita chi ha la faccia come il culo vince.
L'unica persona a non essere d'accordo con questa assunzione, e peraltro a subirne le conseguenze in modo diretto, è il capo chef, Keiji Oda, un talentuoso cuoco che potrebbe ambire a lavorare in un luogo ben più rinomato, ma che ha preferito la via dell'anonimato per colpa del proprio rigido temperamento. Oda cazzia quotidianamente quell'incapace di Momoe ai fornelli, ma quale donna può resistere al fascino d'essere maltrattata all'interno di un manga romance?! Ed è così che la storia prende il via e la nostra protagonista si innamora dello scorbutico, introverso e tenebroso maschio alfa. (E quando dico maschio alfa non sto esagerando, visto che è l'unico che viene disegnato con un po' di dignità, mentre gli altri personaggi maschili non meritano neanche di avere degli zigomi e sono ritratti come delle caricature.)
Oishii Kankei Oda e Kimura
Secondo me nei primi capitoli del manga la madre si comporta in modo così cretino che, messe al confronto, fa sembrare Momoe una cima, ma in realtà la ragazza è degna figlia di sua madre, e nel corso della storia mostrerà in più modi quanto sia una persona superficiale (a essere gentili) e orribile (se vogliamo dirla tutta).
Prima di tutto entreranno in gioco altri due personaggi femminili molto forti, due donne in carriera che "si sono fatte da sole" e che faranno notare a Momoe quanto sia stordita, una che non è capace di fare niente da sola se non fare la bella faccia e appoggiarsi agli altri.
Verso metà della storia Momoe lascerà il ristorante che l'ha battezzata e proseguirà la carriera altrove; anche se non viene detto esplicitamente, o meglio viene spiegato in modo bonario e diplomatico, è chiaro a tutti che il suo nuovo datore di lavoro la assuma per motivi non troppo professionali e infatti a pochi mesi dall'assunzione di lei, lui e lei avranno una one-night stand nella stanza al piano di sopra del ristorante. (un abbraccio forte a tutti quelli che speravano che ci fosse qualcosa di più)
Ma la parte in cui Momoe darà il meglio di sé sarà il finale. E questa la racconto tutta perché merita. Dopo che il manga si concentra primariamente sulla carriera della protagonista, e non sulla sua vita sentimentale, ritorna caldo l'argomento "sono innamorata di Oda", in quanto il boy si trova in difficoltà con l'attuale fidanzata. Attenzione a quanto segue. Momoe scopre che Oda è in rotta con la tipa, sente che il terreno è fertile e ne approfitta: invita disinvoltamente Oda a bere un caffé e, a sorpresa, lì si dichiara. Lui ci rimane un po' e dice [testuale traduzione dall'inglese] "non ti avevo manco mai considerata una donna" e la cosa finisce momentaneamente lì. Indipendentemente (beh, non del tutto) da questo evento, la relazione con la sua partner giungerà definitivamente al termine, e di seguito propongo la tavola di disegno che mostra come Momoe reagisce a questa notizia.
Oishii Kankei Momoe Felice
(A onor del vero nella tavola successiva si ricompone e dice "forse sto esagerando" embé vedi te)
Inutile tergiversare sul resto, la storia si concluderà con il classico E vissero felici e contenti.

【 Ma che bel disegno! Che cos'è? 】

I disegni hanno un gusto vintage, rispecchiano il periodo in cui sono stati disegnati e forse anche qualche anno di meno. Mi piace molto il modo in cui sono disegnati i personaggi femminili, sembra quasi uno stile occidentale. Gli occhi non sono particolarmente pronunciati e luccicanti, e le linee del viso sono tondeggianti; questo, unito al fatto che l'autrice si ispira ad una moda tipicamente occidentale nei vestiti e nelle acconciature, me li fa apparire come dei disegni non troppo legati allo stile manga. Se invece devo muovere una critica, direi che i tratti della protagonista non sono sempre coerenti e a volte, se non fosse che è l'unico personaggio coi capelli lunghi e chiari, si farebbe fatica a riconoscerla.
Anche se si tratta di un manga in cui il tema della cucina ha un ruolo fondamentale, sembra non ci sia stato particolare interesse nell'illustrare i piatti culinari o in generale il cibo. È certamente difficile disegnare creme, topping e piccoli ingredienti per un fumetto in bianco e nero, ma ho l'impressione che l'autrice non abbia neanche voluto provarci più di tanto. Anche le copertine presentano un layout in cui il personaggio è disegnato in sovrapposizione alla fotografia, e non il disegno, di un piatto (per il resto penso siamo tutti d'accordo che come cover siano esteticamente oscene).
Oishii Kankei Volume 8

【 E perciò? Considerazioni finali! 】

Penso che Oishii Kankei al momento del lancio non avesse la pretesa di una trama troppo approfondita; me la immagino svilupparsi man mano che la rivista ha seguitato a prolungarne e rinnovarne progressivamente la pubblicazione. Mi capita spesso di avere questa sensazione mentre leggo dei manga, così come invece altre volte mi appare chiaro che l'autore abbia inserito fin dai primi capitoli dei dettagli funzionali al finale. Mi piacerebbe saperne di più, ma in ogni caso se si parte da questa premessa, Oishii Kankei è una storia godibile.
Ho apprezzato molto che fosse una storia incentrata in primo luogo sulla carriera professionale, e solo in secondo piano sul tema romantico. Come ho già detto, penso che la protagonista sia un personaggio con dei pessimi valori morali, ma nonostante questo non ho mai provato vera antipatia per questa ragazzetta e il suo carattere svampito non mi ha impedito di apprezzare l'opera.

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